Dritti con la schiena! La postura corretta è la vera chiave per una salute a lungo termine, oltre che il segreto per mantenere il nostro corpo in equilibrio. In questo contesto, è utile introdurre il tema della core stability. Per core stability si intende la capacità dei muscoli del nucleo – ovvero il complesso muscolare coxo-lombo-pelvico – di lavorare sinergicamente per mantenere una base solida e sostenere la struttura della colonna vertebrale. Questa stabilità è essenziale per eseguire movimenti efficienti e prevenire lesioni, garantendo una postura corretta nel corso del tempo.
Attenzione: la core stability non è dunque una questione di forza muscolare, ma piuttosto di forza funzionale, di coordinamento e di controllo. È la sinergia tra i muscoli del core, infatti, a consentire il mantenimento di una postura eretta e l’assorbimento dell’impatto delle attività quotidiane, riducendo al minimo il rischio di lesioni e dolori cronici. La sinergia tra i muscoli del core solo evita infatti uno stress eccessivo per determinate parti del corpo, permettendo di eseguire movimenti quotidiani con grazia ed efficacia.
Ma quali sono i muscoli del core?
Gli addominali, situati nella parte anteriore del corpo, lavorano in tandem con i muscoli lombari nella parte bassa della schiena. I muscoli pelvici, che circondano l’area pelvica, e i glutei, che compongono i muscoli del sedere, completano il quadro dei muscoli del core. È questo il gruppo di muscoli che deve lavorare insieme con lo scopo di fornire stabilità e supporto soprattutto durante movimenti complessi, come sollevare oggetti pesanti o anche semplicemente camminare.
Sviluppare la forza funzionale: core stability e plank
Gli allenamenti di stabilizzazione, come il plank (utile a sostenere contemporaneamente pettorali, spalle ed addome), sono essenziali per sviluppare questa forza funzionale. Il plank, in particolare, coinvolge una serie di muscoli, tra cui gli addominali, i muscoli lombari, i glutei e i deltoidi. Come si svolge? Posizionandosi a faccia in giù sul pavimento, mantenendo lo sguardo sul pavimento per tutta la durata dell’esercizio, appoggiando i gomiti direttamente sotto le spalle e allineando i polsi con i gomiti, e sollevando via via il corpo dal suolo, mantenendo il peso sui gomiti e le punte dei piedi, assicurandosi che il corpo formi una linea retta dalla testa ai piedi. È importante evitare di far sporgere i fianchi in su o di affondare nella zona lombare. È necessario contrarre gli addominali e mantieni questa contrazione per tutta la durata dell’esercizio.
È bene specificare che la consapevolezza corporea e l’attenzione alla postura durante le attività quotidiane (come lo studio o il lavoro al computer) contribuiscono a consolidare la core stability nel contesto della vita di tutti i giorni.
Oltre all’attenzione alla postura e ad allenamenti di stabilizzazione come il plank, l’integrazione di nutrienti specifici può essere un complemento prezioso per mantenere una postura sana. Quali scegliere?
- Calcio e Vitamina D: oltre al loro ruolo fondamentale nella salute delle ossa, il calcio e la vitamina D possono influire positivamente sulla postura fornendo un supporto strutturale essenziale al nostro scheletro.
- Omega-3: gli acidi grassi omega-3, noti per le loro proprietà anti-infiammatorie, possono contribuire a ridurre il rischio di infiammazione muscolare, migliorando indirettamente la mobilità e favorendo una postura più confortevole.
Schiena dritta, insomma! Migliorare la propria postura è possibile: basta sapere come fare.