«Tu non mangi per fame, tu mangi per noia!»: vi siete mai sentiti dire questa frase da qualcuno che vi conosce bene? Supponiamo di sì, visto che è di uso abbastanza abituale. Tuttavia, piuttosto che parlare genericamente ed astrattamente di noia, sarebbe più corretto approfondire a dovere il concetto di fame nervosa.
Cos’è la fame nervosa? Proviamo a spiegarvelo partendo da un concetto semplicissimo: non si vive per mangiare, ma si mangia per vivere. Può sembrare un fatto ovvio, quasi banale, eppure viene spesso dimenticato da chi apre il frigorifero o accende il forno non per rispondere a un bisogno del proprio organismo, ma per dare una sorta di risposta emotiva all’ansia, alla frustrazione, alla paura, allo stress e, per tornare a qualche riga fa, alla noia. È evidente (tanto che è quasi inutile specificarlo) che la fame nervosa, spesso avvertita improvvisamente e talvolta compulsiva ed incontrollabile, non è davvero fame, se intendiamo la fame come una necessità del nostro organismo. Piuttosto, è una forma d’appetito che impatta fortemente col nostro benessere fisico e mentale, visto che genera chili di troppo e sensi di colpa egualmente difficili da smaltire.
Ma come si fa a prevenire gli attacchi di fame (e i successivi inevitabili sensi di colpa)?
La risposta non è così semplice. È il nostro cervello (e con meccanismi basati su teorie scientifiche piuttosto complesse), infatti, a regolare gli impulsi legati all’appetito. Il tutto avviene nel sistema nervoso centrale, a livello ipotalamico. E per “tutto” si intende proprio tutto, perfino la selezione degli alimenti. Sta a noi instaurare un rapporto sano col cibo e coi pasti.
Non c’è altra strada che tentare di risalire alla radice del problema. Per farlo, si deve capire cosa provoca l’intenso desiderio di queste scorpacciate, spesso notturne e se non si riesce proprio a resistere, dunque, una buona alternativa può essere quella di preferire, durante gli attacchi di fame, cibi nutrienti e non junk food. Un conto è una barretta energetica, un altro conto è un bustone di patatine fritte!
È tutta una questione di controllo, infondo.
Proprio così: una questione di controllo. Siamo esseri razionali? Bene, facciamo lavorare la nostra testa. Bisogna esercitarsi a controllare il senso di appetito, certo. Ma anche a controllare il peso. Per farlo, può essere utile compiere certe scelte ed orientarsi verso prodotti specifici. Quali?
- Alimenti e, perché no, integratori a base di fibre e di proteine, che possono essere decisivi per tenere sott’occhio l’appetito, visto che aumentano in maniera significativa la sensazione di sazietà, che può essere mantenuta anche per periodi di tempo piuttosto lunghi;
- Prodotti utili ad offrire un supporto nutraceutico in caso di sovrappeso e alterazione del metabolismo lipidico e glucidico. Tra questi, c’è la Garcinia cambogia, che contiene l’acido idrossicitrico. A che serve l’acido idrossicitrico? Prorio a ridurre la sensazione di fame e a coadiuvare l’assorbimento dei grassi nel corpo;
- Anche la L-carnitina, grazie alle sue attività nella trasformazione del grasso in energia, è un integratore spesso associato al controllo del peso e alla perdita di grasso corporeo.
Aiutarsi e sapere quali prodotti, eventualmente, preferire. Identificare le cause, ma soprattutto gestire se stessi e lo stress. Combattere la fame nervosa, dopotutto, non è così impossibile.